In Piemonte, oggi come un tempo, le fiere del Bue Grasso sono un’istituzione, un appuntamento immancabile per allevatori e appassionati di questi animali maestosi simbolo della Razza Bovina Piemontese
Il Piemonte è una delle regioni d’Italia in cui la zootecnia è più sviluppata, ed è proprio nelle province piemontesi che nasce e cresce il Bue Grasso, animale maestoso dal manto bianco, pelle fine, muscolatura sviluppata, possente e docile allo stesso tempo

Essendo forti come i tori ma decisamente più mansueti e gestibili grazie alla castrazione, i Buoi hanno da sempre messo la loro forza e resistenza al servizio dell’uomo nel lavoro quotidiano nei campi e come mezzi di trasporto fino all’avvento della meccanizzazione agricola. Tra i quattro e i sei mesi è possibile praticare la castrazione e dal quarto anno di età si può chiamare Bue a tutti gli effetti un bovino adulto il cui peso può spesso superare abbondantemente la tonnellata.A fine carriera il Bue veniva ingrassato per almeno 3-4 mesi a partire da fine estate fino agli inizi di dicembre ed era riservato, di conseguenza, alle ricche tavole natalizie.
Per il raggiungimento di alti livelli sono necessarie mani esperte, competenza e sapere tramandato di generazione in generazione.
Saranno il sapere e la competenza di esperti allevatori far portare il Bue a crescere e prendere peso nei tempi giusti, per portare l’animale alla completa maturazione e bellezza. Frutto di un’attenta dieta a base di prodotti naturali somministrati a secco quali fieno, mais, crusca, soia, fave e orzo la magnificenza di questi animali è possibile solo grazie all’esperienza e alla costanza dell’uomo il quale porta il Bue a raggiungere un livello tale da accedere alle Fiere del Bue Grasso che si svolgono tra novembre e dicembre.
(Per saperne di più: https://langhe.net/7333/la-fiera-del-bue-grasso-di-carru/)
Il Bue in piazza
Carrù, Nizza Monferrato e Moncalvo ospitano le Fiere del Bue Grasso da secoli anche se la vera svolta si ha grazie al decreto del 15 ottobre 1635 con il quale il Duca Vittorio Amedeo I concede alla comunità carrucese di tenere una fiera annuale della durata di tre giorni. Per porre rimedio alla grave carenza di animali da macello ed al conseguente aumento dei prezzi della carne nel1910 l’Amministrazione Comunale e del Comizio Agrario di Mondovì istituirono la prima fiera del Bue Grasso che si svolse per la prima volta il 15 dicembre di quello stesso anno.
(Fonte: https://langhe.net/7333/la-fiera-del-bue-grasso-di-carru/)
Oltre al Bue le manifestazioni zootecniche consentono la partecipazione di altre categorie:
Nostrani: Buoi con masse muscolari non molto pronunciate impiegati nel passato nei lavori agricoli;
Bue della coscia: (chiamato anche semplicemente Fassone): massa muscolare molto accentuata e caratterizzata dalla classica “groppa doppia” che lo rende immediatamente identificabile.
Migliorato: a metà tra il Nostrano e il Fassone, ha una massa muscolare pronunciata
Ultimo non per importanza, il premio al Bue più pesante, assegnato indipendentemente dalla categoria, è atteso sempre con curiosità e trepidazione da allevatori e avventori delle Fiere che spesso azzardano ad indovinare i pesi dei capi in gara i quali possono superare i 1.400 chilogrammi.
https://www.fieradelbuegrassodicarru.it/il-bue-grasso/che-cose-il-bue-grasso/
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